Il Sole 24 Ore – Vicenza: economia, imprese e servizi, 3 Maggio 2017
Sul tema della sicurezza la realtà italiana è lo specchio fedele del suo tessuto imprenditoriale basato soprattutto sulle Pmi, con alcuni esempi che sono vere eccellenze anche riguardo all’attenzione ai temi della sicurezza. In altri casi chi si occupa di sistemi e servizi legati a questo ambito spesso si trova nella condizione di dover istruire le aziende sui rischi legati alla mancanza di previdenza e ai costi di improvvisazione. Una differenza che spesso è in contrasto con quanto espresso dalle multinazionali che hanno un approccio quasi maniacale al tema; quando chiedono di operare con loro, molto spesso hanno già provveduto a codificare regolamenti, procedure e sistemi a cui attenersi.
In alcune aree del nostro Paese c’è una buona prevenzione di base, soprattutto in ambito Corporate. Le aziende hanno una discreta attenzione ai temi della sicurezza e cercano di affrontarla al meglio. Tuttavia la congiuntura economica degli ultimi anni ha frustrato spesso la possibilità di adeguare i propri sistemi tecnologici a livelli più alti. La tecnologia invecchia velocemente: i sistemi installati 5 anni fa oggi potrebbero aver bisogno di un adeguamento e questo comporta dei costi che proprio per tali difficoltà sono stati rinviati nel tempo.
Niente di più sbagliato, purtroppo: l’investimento in sicurezza rappresenta un doppio risparmio. A prescindere dal discorso legato al furto vero e proprio, bisogna considerare anche il danneggiamento che a causa di tentativi di intrusione può essere arrecato alla struttura.
La realtà in altri Paesi, soprattutto del Nord Europa è molto differente: lì sono state trovate soluzioni già nel momento dell’edificazione. Quando viene costruita una palazzina, insieme alla predisposizione per l’aria condizionata e per la fibra ottica, viene anche pensata la possibilità di realizzare il sistema d’allarme.
Sebbene anche in Italia si inizi a costruire con criteri di questo tipo, siamo ancora un po’ in ritardo. Vi sono situazioni derivanti dalla tipologia di business del cliente, in cui può emergere la necessità di fornire, grazie alle proprie conoscenze, una consulenza che consenta di mettere a punto un modello di servizio che garantisca maggior sicurezza. Questa particolare area prende spunto anche dalla Iso 9001 nella revisione 2015 per approfondire un aspetto innovativo qual è la valutazione del rischio analizzata alla gestione dello stesso.
La nuova Iso 9001 introduce infatti come requisito cogente il Risk Assessment quale concetto di valutazione dei rischi esteso a tutto quanto possa minare o comunque limitare la capacità produttiva. Il concetto di valutazione del rischio spazia senza misura pretendendo che l’azienda affronti e prenda in considerazione tutto ciò che impatta sulla continuità dei processi aziendali. Ecco quindi che Rangers Sicurezza e Rangers Servizi Fiduciari operano non solo come fornitori di servizi, ma anche e soprattutto come consulenti della sicurezza. Un termine, quello della sicurezza, che nella nostra lingua corrisponde ad aspetti differenti.
Parliamo di sicurezza quando ci riferiamo a mezzi e procedure atte a contrastare episodi criminosi, in inglese questa viene definita “security”, ma la stessa parola italiana viene utilizzata anche quando ci si riferisce alla sicurezza dei lavoratori e delle strutture in cui operano, funzione che in inglese viene definita con il termine “Safety”. Questi due aspetti, così diversi ma complementari nell’ambito dell’attività di un’azienda, sono stati affrontati dal Gruppo Battistolli portando alla realizzazione di un “Safety and Security Project” finalizzato proprio a dare alle imprese un supporto a 360° per conoscersi meglio dall’interno e progettare tutte le attività necessarie a operare in piena tranquillità. Si tratta di un progetto che il Gruppo ha elaborato con il supporto del dipartimento di Economia dell’Università Federico II di Napoli e che ha trovato in Ing Progetti il partner tecnico per la sua stesura. La procedura che ne è scaturita, gratuita per le aziende che ne facessero richiesta, ha ottenuto la validazione del processo da parte dell’Anccp, primaria agenzia di certificazione accreditata Accredia.
Sarà quindi sufficiente contattare telefonicamente il Gruppo Battistolli per usufruire dell’opportunità. Con questa prima analisi del rischio il Gruppo intende dare un ulteriore segnale di quanto sia necessario affrontare le tematiche della sicurezza, a prescindere dai suoi significati secondari, con un approccio globale.
Per informazioni www.rangersvigilanza.it.